Guidare d’inverno è bellissimo, se sai come farlo

Un’indagine svolta da Nissan nel 2021 su un campione di 6.000 automobilisti ha rivelato che oltre la metà di loro non si sente sicura nel guidare in inverno: scioccante, soprattutto perché con un’auto ben equipaggiata è possibile far fronte ai disagi del freddo. Ma basta un’auto equipaggiata, per evitare i rischi? Leggi questo articolo se vuoi affrontare nel modo migliore l’inverno.

 

È arrivata la stagione fredda, e come tutti gli anni cominciano ad arrivare anche, puntuali, le richieste di una formazione specifica sul ghiaccio e sulla neve.

Automobilisti per la loro vita privata, autotrasportatori che tutti i giorni gestiscono veicoli carichi – e quindi più pesanti – e dipendenti che si trovano a dover percorrere per lavoro, quotidianamente, molti chilometri, in questo periodo si pongono con rinnovato interesse l’annosa questione: come affrontare nella maniera corretta i rischi e le difficoltà della guida nella brutta stagione?

Effettivamente, circolare con le condizioni meteorologiche tipiche dei mesi autunnali e invernali è diverso che guidare in piena estate: è frequente la nebbia, la luminosità è ridotta, fa buio prima. Spesso bisogna uscire di casa anche sotto la pioggia battente, con le strade allagate da uno di quei diluvi insistenti e tenaci che certo non ci invogliano a metterci al voltante. I vetri appannati, la lentezza del traffico e la scomodità del tergicristalli davanti agli occhi, senza contare quanto dia fastidio il riflesso dei fari sull’acqua, sono motivi già sufficienti per non apprezzare la guida sotto la pioggia. Pensiamo a quanto possa essere pericoloso, e non si parla più di fastidio, condurre un veicolo senza la giusta manutenzione, o in un ambiente reso più impegnativo da gestire dal clima. E non abbiamo ancora introdotto il discorso neve!

Per quanto l’Istituto di ricerca sugli incidenti stradali dell’Università di Dresda abbia trovato che 6 incidenti su 10 avvengono su strade asciutte, dobbiamo sapere cosa fare quando su una strada bagnata ci siamo proprio noi: ecco perché in questo articolo il team di Formula Guida Sicura ha raccolto tutte le informazioni utili per una guida sicura e attenta anche in autunno e inverno.

 

 

I “problemi” dell’inverno

Ti sarà capitato di non sentirti a tuo agio davanti ai fastidi della stagione fredda: i vetri che si appannano facilmente o si ghiacciano, le strade umide o sporche, la temperatura rigida nell’abitacolo, la scarsa visibilità.

La cosa che mette più agitazione è che in autunno e in inverno si moltiplica la possibilità di scivolare. Infatti ampia parte del corso di guida sicura che abbiamo strutturato è concentrata sulla gestione del fondo a bassa aderenza, per prendere coscienza di quello che accade sul bagnato e acquistare manualità in vista di quando saremo su strada, da soli.

Ecco cosa può influire sul nostro rapporto con la guida nella brutta stagione:

  • il buio che cala prima
  • la presenza di foglie che rendono sdrucciolevole il manto stradale e nascondono la segnaletica orizzontale
  • la presenza di nebbia, e conseguente riduzione della visibilità e del senso dell’orientamento
  • le strade bagnate, ghiacciate o innevate
  • le precipitazioni (pioggia, neve)
  • la maggiore attenzione che dobbiamo dedicare alla manutenzione del veicolo

 

Consigli utili

Queste difficoltà non devono precluderci il raggiungimento delle nostre amate località di montagna, o del paesino in alta collina che abbiamo scelto per un weekend fuori porta nel cuore di ottobre. La settimana bianca è sacra! E ancora più sacro è poter svolgere tutte le nostre abituali attività – lavorative, personali, sociali – senza che i disagi dell’autunno e inverno diventino un ostacolo.

Prima di metterti alla guida e durante la guida nella stagione fredda ti consigliamo di:

  • controllare il meteo, per non farti cogliere alla sprovvista da un rovescio di pioggia o di neve imprevisto
  • moltiplicare l’attenzione che presti ai ciclisti e ai pedoni, che con buio/nebbia sono più difficili da vedere (loro devono avere il giubbotto catarifrangente, ma tu aguzza la vista)
  • controllare tutti i fluidi del veicolo, per non incorrere in danni agli impianti
  • non accendere gli abbaglianti nella nebbia ma i fendinebbia
  • verificare di avere tutti i fari regolati e funzionanti, nonché tergicristalli e spazzole in ottimo stato e liquido disponibile nella vaschetta lavavetri
  • controllare di avere dell’antigelo nel radiatore per evitare, con le gelate, la rottura dei giunti causa passaggio dell’acqua a stato ghiacciato e suo conseguente aumento di volume
  • non partire prima che il parabrezza sia COMPLETAMENTE spannato
  • anticipare una frenata rispetto a come faresti su strada asciutta
  • AUMENTARE la distanza di sicurezza dal veicolo che ti precede

 

Inoltre, a vantaggio della tua resa al volante e soprattutto della tua sicurezza e di quella di chi trasporti, di seguito ti anticipiamo alcuni importanti aspetti della guida invernale che potrai ritrovare partecipando al corso di guida sicura.

Le catene da neve

Ne esistono molteplici tipologie, come scegliere quella giusta? Il nostro team ti consiglia di sceglierle in base alla tipologia del veicolo e utilizzo, al tempo previsto di installazione, a specifiche esigenze di trazione, e ovviamente a resistenza e costo. Fa la differenza nella selezione del modello più adatto anche la capacità di montarle con facilità e il tipo di percorrenza che devi affrontare.

A cosa bisogna prestare attenzione: principalmente a queste tre cose, la catena deve essere omologata, deve rispettare le dimensioni dello pneumatico, deve essere pronta all’utilizzo. Il consiglio è quello di effettuare prove di montaggio prima di partire per un viaggio o un weekend nel periodo invernale.

Ma qual è la miglior catena da neve allora?

È quella che rispecchia più fedelmente l’utilizzo che dobbiamo fare del nostro veicolo, a seconda che abbiamo l’esigenza o meno di montarla rapidamente, se dobbiamo affrontare lunghe percorrenze o abbiamo un mezzo particolarmente pesante o carico.

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Da Codice della strada è obbligatorio avere a bordo le catene da neve, in alternativa agli pneumatici invernali, dal 15 novembre al 15 aprile (ricorda che puoi circolare con gli pneumatici invernali già dal 15 ottobre). Vediamo dove fermarsi in sicurezza per montarle e smontarle: mai nel divisorio di interscambio, sempre in una piazzola di sosta, o in un’area fuori dal traffico dove la tua sosta non rappresenti un pericolo né per te né per i veicoli in movimento.

Ricorda di indossare sempre il giubbotto catarifrangente, e se stai viaggiando in autostrada fermati nelle aree di sosta consentite in un posizione tale che il tuo veicolo sia il più a destra possibile e vicino alla zona di ingresso della piazzola, non di uscita, per dare la possibilità anche agli altri veicoli di fermarsi e guadagnare maggiore velocità di reinserimento in autostrada quando è il momento di ripartire.

Le catene da neve devono essere montate sulle ruote motrici. Nel caso di quattro ruote motrici fa differenza se il veicolo sia di ultima generazione oppure no, perché nel primo caso puoi decidere, nel secondo caso vanno installate su tutte e quattro le ruote.

 

 

Un’altra cosa importante da ricordare quando si guida sul manto stradale innevato è di non superare i 50 km orari (consigliato, non obbligatorio), questo perché la velocità di avanzamento quando si guida in situazioni di bassa aderenza non è la stessa che sull’asfalto asciutto. Sulla neve bisogna mantenere una velocità ridotta che dia il tempo di reagire correttamente in caso di emergenza, visto quanto aumenta sul bagnato la possibilità di slittare e/o sbandare.

Le stesse accortezze utilizzate nel montare le catene vanno seguite nello smontarle e riporle: fermarsi in aree sicure, ricordarsi di riprendere le catene e il triangolo – se è stato necessario posizionarlo – e di riporle correttamente con cura, per non pregiudicare il successivo utilizzo.

Nota bene: il sale che viene sparso sulle strade quando nevica non è vero sale, ma un composto chimico chiamato comunemente “sale stradale”: può seriamente danneggiare le catene ossidandole, se non sciacquate con acqua dolce e riposte ancora umide, perciò assicurati che siano perfettamente asciutte!

 

Gli pneumatici invernali

Vediamo ora tutto quel che c’è sapere sullo pneumatico da neve e le sue funzioni, per avere una guida sicura e performante anche nella stagione fredda.

Saper “leggere” uno pneumatico è un’abilità che non ci è spesso richiesta nella vita di tutti i giorni, tranne nel momento in cui il nostro meccanico di fiducia ci interpella quando, vicini al famigerato cambio gomme, telefoniamo per chiedergli di procurarcele nuove.

Tutte quelle scritte che vediamo sullo pneumatico rappresentano la “carta di identità” delle nostre gomme, non è importante conoscere ogni singola sigla, qui ti raccontiamo il significato delle principali.

M+S o anche M&S sono le sigle che indicano l’utilizzo degli pneumatici, a cosa sono adatti, dall’inglese “mud” e “snow”, fango e neve.

La sigla R o ZR si riferisce alla struttura, ad esempio la “R” indica uno pneumatico a struttura radiale.

Il TWI (tread wear indicator, indice di usura del battistrada) indica la posizione del tassello di usura. Questo tassello si trova all’interno della scanalatura in corrispondenza della sigla TWI, e ti aiuta a capire quando lo pneumatico è usurato. Lo stato di usura del battistrada va controllato per viaggiare sicuri e per evitare sanzioni amministrative.

Troviamo poi un numero in codice, l’indice di carico, che rappresenta quanto peso massimo è ammesso sulla ruota, e una sigla che indica la categoria di velocità dello pneumatico, perché per la funzionalità e la scelta dello pneumatico è importante tener conto anche del carico e della velocità, per questo esistono specifiche tabelle di raffronto chiamate rispettivamente “Tabella degli indici di carico” e “Tabella degli indici di velocità”, che ci indirizzano a seconda dell’uso particolare che facciamo del nostro veicolo.

Sempre tra i dati di cui abbiamo parlato prima, marcati sullo pneumatico, abbiamo la data di costruzione, di 4 cifre, dove le prime due cifre si riferiscono alla settimana di costruzione mentre le ultime due cifre stanno a indicare l’anno.

Vi è poi il numero che indica il diametro del cerchione in pollici.

Riguardo alla “scadenza”, che in realtà sarebbe la durata minima secondo la legge, ci si riferisce alle norme sulla garanzia, ovvero: gli pneumatici conservati con criterio si considerano nuovi fino a 3 anni dalla data di produzione, mentre la durata minima della garanzia si calcola a 5 anni dall’acquisto dello pneumatico o in base all’esaurimento del battistrada. Pensa che vi sono produttori in grado di garantire uno pneumatico fino a 10 anni dall’acquisto, e persino a vita.

Tu quale sceglieresti?

 

Acquaplaning, no grazie

Per quanto riguarda la struttura e le caratteristiche dello pneumatico, possiamo distinguerne 3 differenti tipi, simmetrico, asimmetrico e direzionale in base alla tassellatura. Sul fondo stradale bagnato, frequente da incontrare in autunno e in inverno, entra in atto la tassellatura, studiata apposta per permettere all’acqua di frangersi nelle scanalature e, aumentando il grip, assicurare il continuo mantenimento del contatto tra pneumatico e asfalto.

 

 

Il fenomeno dell’acquaplaning è causato dall’insufficiente profondità del battistrada, cioè quando lo pneumatico perde il contatto con il suolo a causa di uno spessore non idoneo del battistrada. Ecco i parametri da tener presenti per evitare sbandate e manovre pericolose:

  • spessore 8 mm. Siamo di fronte a un battistrada nuovo, la gomma mantiene il contatto con il manto stradale.
  • spessore 3 mm. È lo spessore minimo consigliato, l’acqua riesce a incunearsi tra pneumatico e strada.
  • spessore 1,6 mm. È il minimo legale. Decisamente insufficiente (e sconsigliato), preclude il contatto tra pneumatico e strada, e provoca un notevole aumento dello spazio di frenata.

 

Sapevi che puoi verificare il buono stato e l’indice di usura del battistrada utilizzando una semplice monetina da 2 euro? Basta inserirla nella scanalatura tra i tasselli e verificare se entra sino a coprire tutta la corona. In caso contrario, sostituire!

Altri due aspetti da tenere in considerazione per il mantenimento del buono stato degli pneumatici sono gonfiaggio e pressione. Uno pneumatico sgonfio porta a un’usura laterale, mentre un sovragonfiaggio porta a un’usura centrale. Le indicazioni per il corretto gonfiaggio sono contenute proprio nella tua auto, solitamente nello sportello della benzina, sul bordo della portiera o sul bordo del vano portabagagli. Ci avevi mai fatto caso?

Il consiglio è in ogni caso quello di controllare la pressione degli pneumatici almeno ogni 50 giorni.

Quello che chi come noi si occupa di formazione alla guida ed educazione stradale sta cercando di fare, è venire incontro alla tendenza in forte crescita delle persone di muoversi sempre di più nei mesi autunnali e invernali, soprattutto ottobre novembre e dicembre, che stanno diventando al pari dei mesi estivi molto gettonati per lo svago, i viaggi e le gite di un weekend. Per cogliere appieno la bellezza di questi mesi dobbiamo saperne gestire le particolarità – sapevi che novembre è il mese più piovoso dell’anno? Oltre 90 millimetri di pioggia, secondo l’annuario dell’Istat.

 

 

Guidare sulle strade bagnate, ghiacciate o innevate non è un atto da temerari, se sai come farlo, e le rischiose sbandate, spauracchio di molti automobilisti e conducenti, hanno il loro motivo non nella pericolosità intrinseca dell’inverno, ma in uno stile di guida discontinuo a causa di una insufficiente cultura della formazione, o di un disagio diffuso rispetto a svolte, frenate e cambi di marcia frequenti.

 

Quindi…

Ora che sai tutto questo, la cosa migliore sarebbe fare le prove in sicurezza in un’area completamente allestita, dove mettere in pratica quanto hai letto con tutto il tempo necessario a fare tante prove e toccare con mano di volta in volta che effetto corrisponde nella realtà a ciascuna manovra. NON ANDARE A FARE I FRENI A MANO SULLA NEVE con l’amico appassionato di testacoda, ma vieni a trovarci a STRASICURAPark, magari durante lo svolgimento di un corso di guida sicura

Se vuoi saperne di più, clicca su MODULO DI CONTATTO. A presto con le ultime dal mondo della guida sicura!

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