Secondo le statistiche ufficiali la prima causa di morte al mondo nella fascia di età 15-29 anni è l’incidente stradale, e questo è il motivo della recente riforma del Codice della strada. Al passo con le delibere dell’Unione europea, anche in Italia ci sono enti e strutture che si impegnano nella missione di migliorare la sicurezza stradale, svolgendo servizio di sensibilizzazione. Scopri con Formula Guida Sicura tutto ciò che non sapevi.
Ormai lo abbiamo capito, guidare un veicolo non è un atto senza conseguenze. Perché le strade e le città siano luoghi fruibili e abitati dal benessere dei loro utenti, le istituzioni e i Paesi hanno compreso che si rende necessario potenziare le misure proficue per lo sviluppo di una mobilità sostenibile e per la diminuzione dell’incidentalità stradale.
Un obiettivo ambizioso, complesso ma raggiungibile: lo dimostrano ad esempio i dati Istat, confortanti circa un graduale, anche se ancora troppo lento, miglioramento della situazione dei sinistri che ogni anno coinvolgono automobilisti, motociclisti e autotrasportatori.
Tutte le riforme che sono state fatte nel settore stradale e delle normative in merito si orientano in questo senso, non ultima quella che in Italia ha interessato il Codice della strada (in vigore dal 10 novembre 2021): nonostante contestazioni e critiche, è duro da ammettere, ma la diminuzione del numero di vittime causate da incidenti stradali va di pari passo con l’evoluzione legislativa in materia, in altre parole con l’applicazione di sanzioni e multe sempre più pesanti, che hanno indotto molti automobilisti a rivedere i propri comportamenti al volante e ad attuare una condotta maggiormente rispettosa delle prescrizioni e degli altri.
È vero, sia l’applicazione di normative più restrittive sia l’aumento delle tecnologie e dei dispositivi che per legge i veicoli sono tenuti ad avere a bordo in dotazione hanno dato i loro frutti. Oltre alle istituzioni però, c’è molto altro che ciascuno di noi, singolarmente, può fare: ecco che entra in campo la guida sicura.
Ogni automobilista che con il suo prezioso apporto in termini di attenzione e coscienza contribuisce a rendere la strada un luogo migliore sta inconsapevolmente applicando la guida sicura. Allora perché non rendere quel comportamento buono, ma inconsapevole, consapevole e tecnicamente perfetto? La maniera migliore di farlo è attraverso un corso di guida sicura.
Il corso di guida sicura è in grado di raccogliere tutti i comportamenti di guida pregressi, analizzarli in maniera costruttiva e non frustrante, e trasformarli, grazie all’utilizzo di una pratica intensiva sul campo, in un assetto di attitudini ben collaudate e professionali, mettendo l’allievo nelle condizioni di acquisire e padroneggiare il giusto “kit degli attrezzi”, applicabile nelle situazioni di vita reale, di fronte agli imprevisti che rappresentano a tutt’oggi la maggiore difficoltà per chi è titubante o non sufficientemente sicuro delle proprie abilità alla guida.
Ancora una volta, la pratica di guida in area appositamente attrezzata, con il supporto di istruttori altamente qualificati e preparati a interagire con ciascuna tipologia di allievo per trasmettere nel miglior modo possibile le conoscenze e le tecniche di guida sicura corrette, si conferma come la migliore maniera di interiorizzare i comportamenti utili al mantenimento di un elevato grado di sicurezza stradale.
Ma come si arriva a un corso di guida sicura? Cosa accade, prima? Ovvero, prima di effettuare la scelta di partecipare a un corso di guida sicura, come si fa a decidere se un conducente ha un comportamento adeguato o no, se una persona in particolare è affidabile o meno? Siamo in grado di dirlo, riguardo a ciascuno degli automobilisti che incontriamo sul nostro percorso?
Devi sapere che l’origine di una corretta attitudine di guida ha radici ben più profonde. Tutti siamo stati passeggeri prima di diventare guidatori: quello che abbiamo recepito sin dall’infanzia, abitudini, gesti, consigli e comandi (“Allaccia la cintura”, “Stai seduto composto!”, “Non sporgere la testa dal finestrino!”, eccetera), così come l’osservazione del comportamento di chi ci ha trasportato in auto per anni, sono fondamentali nella creazione di una logica di pensiero orientata alla guida sicura. Per questo è bene non sottovalutare le abitudini quotidiane e i piccoli gesti: sono responsabili del nostro assetto mentale al volante.
Ecco alcuni consigli di cui puoi fare buon uso quando viaggi in auto. Regole semplici e di prima utilità che non costano nulla ma che possono contribuire a evitarti un incidente:
- regola sempre la velocità in base alle condizioni del traffico. Rispetta sempre i limiti anche quando non ti sembrano del tutto razionali. Se su quella strada di campagna deserta prescrivono una velocità di 50 km/h ci sarà un motivo;
- se piove o ha piovuto, se il manto stradale ti appare dissestato o in cattive condizioni, metti in conto di diminuire la tua velocità, per prevenire potenziali perdite di aderenza. Meglio andare un po’ più piano che sbandare o restare coinvolti in un incidente;
- mantieni sempre vigile lo sguardo e cerca di abbracciare la porzione di strada più ampia possibile (mandare avanti lo sguardo, ricordi?);
- non metterti in marcia se riscontri anomalie o malfunzionamenti nel tuo veicolo;
- tieni sempre sotto osservazione i tuoi livelli di stanchezza. Anche se sei in ottima forma, durante le lunghe percorrenze preventiva delle brevi pause ogni 2 o 3 ore di guida;
- ricordati che i tempi di reazione di ciascuno sono diversi, ma anche quelli della stessa persona possono variare in base alle condizioni specifiche dell’ambiente circostante e dello stato psicofisico. Ci sono situazioni che di per sé provocano l’allungamento dei tempi di reazione, come l’assunzione di sostanze. I tempi di reazione sono quelli che ti permettono di renderti conto di un pericolo ed evitarlo;
- resta sempre concentrato sull’azione di guidare ed elimina le distrazioni. Rimanda a un momento successivo discussioni, telefonate, conversazioni impegnative, anche una semplice sigaretta: meglio in pausa;
- evita gli automatismi. La maggior parte degli incidenti stradali accade su tratte conosciute. Quando percorriamo un percorso noto, per una sorta di “effetto già visto” il nostro cervello si permette di abbassare il livello di guardia, riproponendo azioni automatiche in risposta al contesto “abituale” che processa. Ma anche durante il solito tragitto casa-lavoro, ad esempio, può attraversarci all’improvviso un bambino, o un animale selvatico, e anche mentre facciamo retromarcia per uscire dal solito parcheggio possiamo trovarci dietro un veicolo troppo vicino di cui non ci siamo accorti perché generalmente quell’area è vuota;
- se hai la necessità di effettuare una sosta, anche e soprattutto una sosta di emergenza, assicurati di farlo in modo che il tuo veicolo non sia in alcun modo di intralcio per la circolazione stradale. Al corso di guida sicura insegniamo come posizionarsi correttamente in un’area di sosta. Anche nel caso che non vi sia, devi fare in modo di rendere ben visibile il veicolo e di non costituire in nessun caso un pericolo per te, per i tuoi passeggeri e per gli altri automobilisti;
- se sei una persona che macina tanti chilometri, affidati a un servizio attendibile di soccorso stradale. Forse non ti eviterà un incidente, ma di sicuro potenziali grossi disagi. Ci sono tante soluzioni che assicurano il soccorso stradale, anche 24 ore su 24. In una situazione di emergenza sapere quale numero comporre a colpo sicuro può fare la differenza!
Uno di questi è la tessera ACI: scopri tutto sull’assistenza h 24 di Automobile Club Italiano
Sicurezza al volante per chi lavora con la guida
Mobility Manager, che cosa è? Detrazioni fiscali per chi fa formazione alla guida per i propri dipendenti, come si ottengono? Sono molti gli argomenti che riguardano la guida sicura in campo aziendale. Per approfondire vai qui.
In risposta alle esigenze di chi lavora con la guida, Formula Guida Sicura ha creato tre percorsi di specializzazione volti ad ampliare le conoscenze e la spendibilità della guida sicura in ambito professionale, sono il percorso “Consulente di Guida Sicura”, il percorso “Tecnico specializzato in Guida Sicura” e il percorso “Driving Security Manager”.
Le aziende e gli enti che operano nei trasporti, o dotate di veicoli aziendali, con alle dipendenze lavoratori che percorrono molti chilometri quotidianamente, necessitano di una risposta adeguata alla loro necessità di sicurezza per i dipendenti e per il parco mezzi.
Sai che per un dipendente che conduce un veicolo aziendale, l’abitacolo del mezzo di trasporto rappresenta il “luogo di lavoro”? Ecco perché è importante, nel rispetto del D.lgs 81/08, che riguarda la salute dei lavoratori sul luogo di lavoro e la tutela della sicurezza, che l’ente o l’azienda ottemperi agli obblighi di legge garantendo adeguata preparazione e formazione alla guida ai propri lavoratori su strada.
Forse non sapevi che, oltre a dare un importante contributo al miglioramento della sicurezza stradale a beneficio di tutti, l’azienda che si impegna a vigilare sulla formazione del personale viaggiante ha anche una serie di vantaggi non indifferenti. Ecco le principali agevolazioni fiscali per chi investe in sicurezza sul lavoro:
- possibilità di accedere ai Fondi Interprofessionali per la formazione finanziando buona parte dei costi sostenuti;
- finanziamenti INAIL attivando progetti di investimento su salute e sicurezza sul posto di lavoro, iniziativa dedicata alla piccola e media imprenditoria;
- riduzione del premio assicurativo INAIL con la compilazione del modulo OT23, che regolamenta i requisiti di una corretta prevenzione in materia di sicurezza alla guida, tra cui il corso di guida sicura!
Perché è bene non fermarsi alla patente
La scuola guida è la scuola dell’obbligo della guida: lì si imparano i fondamentali, il “leggere, scrivere e far di conto” della guida. Oltre al fatto che senza quel prezioso rettangolino rosa rilasciato al prezzo di centinaia di quiz e del famigerato esame pratico (“Signorina, effettui un’inversione a U”) non potremmo proprio neanche avvicinarci al volante. Così come nel campo dell’istruzione è raro fermarsi alla scuola dell’obbligo, ma spesso si ritiene opportuno proseguire e specializzarsi con i successivi step della formazione, come corsi di laurea, Master eccetera, anche nella guida i risultati e i benefici che si possono ottenere da un potenziamento di quanto appreso a scuola guida sono davvero rilevanti.
Durante il periodo di preparazione al conseguimento della patente si affronta lo stretto necessario per imparare a rispettare il Codice della strada e a condurre il veicolo in condizioni “standard”: tutto ciò che esula da questo scopo non è neanche previsto dalla legislazione. È per far fronte alla mancanza di mezzi e strutture adeguate al livello successivo di formazione che nascono i corsi di guida sicura come quello di Formula Guida Sicura: per acquisire la corretta manualità e consapevolezza riguardo al veicolo, al suo funzionamento e a come possiamo modificarne il comportamento a vantaggio della nostra incolumità.
Quel che non ti hanno mai detto è che per guidare sicuri, purtroppo, la patente non basta, perché la teoria e la pratica che si fanno a scuola guida non preparano l’automobilista a gestire una situazione di emergenza, né sono tenute a farlo. La maggior parte di noi, una volta imparato a riconoscere i segnali stradali e ad effettuare le tipologie di manovra previste e più ricorrenti si dispone a circolare su strada in maniera errata.
Il corso di guida sicura è lo strumento che permette di colmare la lacuna esistente in materia di guida e di riprogrammare l’assetto del conducente a partire dai controlli preliminari sul veicolo, come la regolazione della strumentazione di bordo e la posizione di guida, fino a tracciare in maniera sicura le procedure di gestione di manovre complesse come una frenata di emergenza o la correzione di una traiettoria, consentendo a chiunque, tramite poche intense ore di formazione, di diventare un autista più conscio e preparato, in grado davvero di avere il controllo del suo veicolo.
Parola di istruttore di Formula Guida Sicura
Vi sono inoltre molti argomenti connessi alla guida sicura ai quali ancora non è dedicato un rilievo mediatico importante, questo perché erroneamente il campo della guida sicura è talvolta considerato materia per professionisti. Esistono i professionisti della guida sicura – e noi lo sappiamo bene! – ma, come non ci stancheremo mai di ripetere, la guida sicura è una questione di tutti. Tutti hanno il diritto di essere informati su quali siano le tecniche corrette per una gestione ottimale del veicolo e il miglioramento della sicurezza personale e altrui, e tutti hanno il dovere di prestare attenzione e svolgere con cognizione di causa l’azione di guidare.
Ecco perché, come abbiamo fatto qualche puntata fa, riteniamo importante condividere in questa sezione dell’articolo due argomenti che forse non conoscevi ma che sono fondamentali: il peso della fisiologia nella guida sicura e il fenomeno della “Road Rage” come potenziale rischio. Entrambi questi argomenti rappresentano una vera e propria avanguardia in materia, ecco come possono influenzare da vicino la tua esperienza di guidatore.
- cenni di fisiologia applicata alla guida sicura. Prima dell’auto, viene l’automobilista. Facile, ma fino a un certo punto. La fisiologia è importante perché rappresenta la conoscenza reale dei propri limiti. Secondo le statistiche, il 90% degli incidenti è causato dall’uomo, non dal veicolo. Essere a conoscenza matematicamente del proprio stato di salute, di come influisce su ciascuno di noi quello che assumiamo (alcol, farmaci, integratori, alimentazione, qualsiasi tipologia di sostanza con la quale il nostro corpo può interagire) e sapere con certezza quali sensi sono impegnati nella guida e in quale percentuale, così come essere in grado di attuare una consapevole gestione della stanchezza – che è connessa in maniera cruciale alla risposta dei nostri riflessi – sono tutte sfaccettature molto interessanti e molto influenti sul nostro stile di guida e conseguentemente sulla nostra sicurezza al volante, ma non sono ancora alla portata di tutti.
Lo sapevi ad esempio che addirittura il microclima specifico all’interno dell’abitacolo della tua automobile (il grado di umidità, aerazione e temperatura mentre guidi) può influenzare la tua attenzione in quanto agisce direttamente sulla quantità di ossigeno che affluisce al cervello? Sarebbe utile approfondire, no?
- “Road Rage”. Ecco un altro fenomeno in crescita ed estremamente rilevante che non ha ancora oltrepassato la cerchia degli addetti ai lavori ma che ha un risvolto alquanto notevole sulla guida e sulla sicurezza degli utenti della strada. “Road Rage”, o rabbia al volante, è una definizione inglese che raccoglie tutte le manifestazioni di aggressività – fisiche o verbali – che un automobilista può sviluppare durante la guida. Fanno parte di tali comportamenti insulti maleducati, atteggiamenti minatori o azioni di guida pericolose e arrischiate rivolte ad altri utenti della strada, nel tentativo di intimidirli o prevaricarli.
La “Road Rage” è una vera e propria sindrome, uno scatto d’ira a tutti gli effetti, ma condizionato dalla strada: più frequente nei conducenti di sesso maschile, e di età non avanzata, può tradursi in semplici manifestazioni di collera, in urla o insulti, in segnalazioni aggressive con i dispositivi di cui sono dotate le auto (clacson, fari) fino a veri e propri alterchi e liti che possono degenerare in aggressioni con lesioni o omicidio stradale.
Accoltellarsi per un parcheggio può sembrare un’enormità, eppure come detto il fenomeno è in crescita, e la “rabbia da strada” può essere provocata da una mancata precedenza, da qualcuno che sta in mezzo alla strada mentre non deve o va troppo piano, e da simili “inezie”. Anche un piccolo screzio tra due utenti della strada, se non sono preparati a gestirlo, può ingigantirsi fino allo scontro fisico, con conseguenze gravi.
La “Road Rage” è una branca della guida sicura di cui ancora si parla troppo poco. Sapere che esiste e come si può governare sarebbe utile nell’ottica di una riduzione dei comportamenti errati alla guida e di una maggior sicurezza su strada per tutti. Anche imparare a gestire le emozioni è guida sicura!
Se vuoi approfondire questi argomenti e scoprire di più sugli aspetti meno conosciuti della guida sicura, contattaci! A presto!
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