Come scegliere il veicolo migliore per l’emergenza sanitaria: cosa può fare la differenza nella riuscita di un intervento?

Ogni secondo conta nelle emergenze, ma quanto è importante il veicolo utilizzato per i soccorsi? Scopri i fattori decisivi nella scelta del veicolo più idoneo al soccorso, dalla dotazione tecnica alla formazione di chi lo guida

Che cosa si tiene in considerazione quando come Associazione è il momento di scegliere il veicolo più idoneo per i servizi di emergenza sanitaria? Questa scelta viene effettuata in due situazioni diverse tra loro, il momento dell’acquisto di un nuovo veicolo per il parco mezzi dell’Associazione ed anche tutte le volte che si riceve una richiesta di soccorso. Vediamo quali sono i fattori da prendere in considerazione, tenendo conto che la scelta del veicolo più adatto per i servizi di emergenza sanitaria è fondamentale per garantire interventi tempestivi, efficaci e in sicurezza, e che anche e soprattutto la formazione di chi quei veicoli dovrà utilizzarli è cruciale, ecco perché la formazione alla guida riveste così tanta importanza per un autista di veicoli sanitari.

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I fattori da non dimenticare quando si sceglie il veicolo migliore per un servizio sanitario sono:

  • tipologia del servizio. Ambulanze di base (BLS): utilizzate per il trasporto di pazienti non gravi o per servizi di supporto vitale di base. Ambulanze avanzate (ALS): equipaggiate per interventi complessi, con attrezzature per la rianimazione e il supporto vitale avanzato.
  • Veicoli di pronto intervento rapido: veicoli leggeri come SUV o auto attrezzate per interventi rapidi, utilizzati spesso da medici o paramedici per raggiungere velocemente il luogo dell’incidente (automediche).
  • dimensioni e spaziosità del veicolo. Tenere presente lo spazio disponibile negli interni del veicolo, deve essere ampio abbastanza per ospitare il paziente, almeno due operatori sanitari e le attrezzature mediche necessarie per quel soccorso (barella, monitor, defibrillatore, ventilatore, ecc.). Accessibilità, cioè facilità di accesso per i pazienti, soprattutto se immobilizzati, e spazio per il carico/scarico sicuro della barella. Capacità di trasporto, nel senso che alcune ambulanze devono poter trasportare più pazienti o speciali attrezzature che richiedono requisiti extra (come ad esempio una incubatrice neonatale).
  • attrezzature mediche. La dotazione deve essere adeguata alle esigenze del tipo di intervento, come dispositivi di rianimazione (defibrillatore, monitor cardiaco), strumenti per la gestione delle vie aeree, materiali per l’immobilizzazione come collari cervicali, tavole spinali, farmaci e dispositivi per la somministrazione.
  • prestazioni del veicolo. Ovvero la velocità e la manovrabilità: il veicolo deve essere in grado di raggiungere rapidamente il luogo dell’intervento e muoversi bene sia in città trafficate sia in aree rurali difficili da raggiungere.
  • affidabilità. Un veicolo di emergenza deve essere robusto, richiedere possibilmente poca manutenzione, ed essere sempre pronto all’uso.
  • tecnologia di comunicazione e navigazione. Radio e sistemi di comunicazione: devono essere presenti strumenti per comunicare con la centrale operativa, ospedali e altri mezzi di soccorso. Sistemi GPS avanzati: utili per individuare rapidamente il percorso migliore, specialmente in situazioni di emergenza.
  • normative e omologazioni. Rispetto delle normative: il veicolo deve rispettare gli standard nazionali o internazionali in termini di sicurezza, equipaggiamento e omologazioni per i veicoli di emergenza. Classificazione del veicolo: deve essere conforme alle regolamentazioni in materia di soccorso sanitario, come per esempio la normativa EN 1789, che definisce i requisiti tecnici delle ambulanze in Europa.
  • comfort e sicurezza per l’equipaggio. Postazione di lavoro ergonomica: lo spazio interno deve permettere al personale sanitario di lavorare in sicurezza, con facile accesso alle attrezzature e comfort durante servizi prolungati. Sistemi di sicurezza: il veicolo deve essere dotato di cinture di sicurezza, sistemi di fissaggio per i pazienti e dispositivi di sicurezza per il personale sanitario.
  • tipologia di territorio e ambiente operativo. Aree urbane: veicoli compatti sono più idonei per le città, dove il traffico e gli spazi ristretti possono ostacolare l’accesso rapido e le manovre. Aree rurali o montane: veicoli 4×4 o dotati di capacità off-road sono necessari per raggiungere zone impervie o difficili da percorrere con veicoli standard.
  • integrazione con il Sistema Sanitario. compatibilità con altre risorse sanitarie: il veicolo deve potersi integrare con le strutture ospedaliere, inclusi eventuali sistemi di telemedicina per la gestione del paziente a distanza.

Ultimo ma non ultimo in caso di acquisto

Costi e budget. Ovviamente il costo iniziale del veicolo deve rientrare nel budget disponibile per l’acquisto, come in tutte le cose. Se si parla di un veicolo di cui valutare l’acquisto, vale la pena di considerare anche i cosiddetti “costi operativi” e i costi di manutenzione: come per tutti i veicoli, anche per le ambulanze, le automediche e per tutti i mezzi sanitari in dotazione alle Associazioni bisogna prevedere i costi della manutenzione ordinaria e straordinaria, oltre al consumo di carburante, informazioni che possono orientare la scelta del veicolo.

Nota bene!

Formazione professionale degli Autisti

Gli autisti dei veicoli di emergenza sanitaria sono il fulcro del soccorso, sono concretamente le persone che portano il veicolo fino al luogo dell’emergenza e i pazienti al luogo dove potranno ricevere le cure necessarie. Va da sé che hanno un ruolo delicatissimo nel garantire la sicurezza e l’efficacia dell’intervento. Per questo è importante che abbiano la formazione necessaria in guida sicura in situazioni di emergenza, per gestire correttamente gli scenari differenti in cui potrebbero ritrovarsi e gli imprevisti.

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Guida in condizioni difficili. Maltempo, traffico intenso o strade dissestate richiedono abilità e accorgimenti che si possono incrementare grazie al corso di guida sicura.

Conoscenza delle tecniche di guida. È importante dotare gli autisti della formazione necessaria a sapere come gestire le differenti situazioni di guida mantenendo elevato il livello di sicurezza per il paziente e per l’equipaggio, ma anche per tutti gli altri veicoli circolanti su strada, conoscere come posizionare il veicolo in questione negli interventi, in autostrada e nei centri abitati.

Gestione dello stress. Gli autisti, soprattutto in emergenza, affrontano situazioni di alta pressione, sia per quello che vedono sia per la responsabilità di bilanciare la sicurezza durante la guida e la velocità d’intervento.

Conoscenza del territorio. I conducenti di mezzi di soccorso devono essere a loro agio nell’area in cui operano, cercando di prevenire eventuali imprevisti con una buona familiarità delle zone percorse ma anche sapendo utilizzare con disinvoltura i sistemi di navigazione in dotazione, mettendo in conto di essere pronti a trovare percorsi alternativi qualora si rendesse necessario per la riuscita di un soccorso.

Collaborazione con il team sanitario. Ovviamente, operando a stretto contatto con i soccorritori e con il personale medico, gli autisti dovrebbero cercare di coordinarsi sempre con gli altri operatori e mantenere la calma e un atteggiamento positivo e collaborativo, ricoprendo un po’ il ruolo di punto di riferimento del soccorso.

Una continua evoluzione dei veicoli sanitari

A seguito della continua evoluzione e allo sviluppo tecnologico dei veicoli con l’incremento dei sistemi ADAS sempre più sofisticati, oggi un veicolo sanitario di ultima generazione è dotato di sistemi d’avanguardia tali da equipararlo a un’auto. Molto spesso chi guida questi veicoli non ha la possibilità di seguire dei corsi di aggiornamento con facilità, per questo avere una figura all’interno dell’Associazione formata e costantemente aggiornata anche su questo aspetto potrebbe essere una risorsa utile per tutta l’Associazione.

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In conclusione

La scelta del veicolo di emergenza sanitaria dipende da una combinazione di fattori pratici, tecnici e operativi. Ogni Associazione per la scelta si basa sulle proprie esigenze specifiche, valutando attentamente il contesto territoriale e geografico in cui opera, le prestazioni, le capacità di intervento, la tipologia di attrezzatura di bordo richiesta in base al servizio, il budget a disposizione e il grado di formazione e tecnica necessario a condurre quel tipo di veicolo. Seguici in questo Blog, in futuro approfondiremo meglio il tema degli ADAS sui mezzi di soccorso.

E tu, come sceglieresti tu il veicolo più adatto?

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