Il cambio automatico in campo sanitario, tutti i pro e i contro

In Europa e nel Mondo l’attenzione per i vantaggi del cambio automatico anche in campo dell’emergenza-urgenza è ormai un dato di fatto. Ma com’è la situazione in Italia? Scopri tutti i vantaggi di imparare a guidare un’ambulanza con il cambio automatico leggendo questo articolo.

Nelle scorse puntate, abbiamo mostrato come l’evoluzione continua dei veicoli e delle tecnologie di supporto alla guida siano influenti per il mantenimento di un elevato standard di sicurezza, ad esempio ricordando che, per aumentare la sicurezza a bordo, bisogna prestare attenzione al fatto che:

  • le gomme vanno controllate periodicamente per quanto riguarda pressione e gonfiaggio, per garantire una perfetta aderenza;
  • la frizione, nel caso di veicoli con il cambio manuale, va utilizzata in maniera fluida e premuta a fondo prima di innestare la marcia, per evitare strappi;
  • i freni vanno controllati nel loro stato di usura e non devono essere sottoposti a una sollecitazione eccessiva, ad esempio quella che dovrebbero sopportare se si adottasse uno stile di guida poco basato sul cambio di marcia (la cosiddetta “scalata”). Se invece devi fermare l’auto in maniera improvvisa per evitare un pedone o un tamponamento – cioè in una situazione di emergenza – devi frenare in tutt’altra maniera. Lo insegniamo al corso di guida sicura;
  • il cambio automatico, di cui è dotata oggi la maggior parte delle auto, è affidabile quanto il cambio manuale, ma è un meccanismo molto delicato, bisogna perciò controllare periodicamente il liquido di trasmissione. Evitare di mettere in folle (N) in movimento, non inserire Park (P) quando l’auto è ancora in modalità Drive (D) o Reverse (R).

 

In questo approfondimento per esempio hai potuto vedere i passi da gigante fatti nel campo dell’automotive con l’introduzione degli ADAS. Ciò che paradossalmente non è ancora alla portata di tutti, neanche tra i professionisti della guida, è l’utilizzo di qualcosa di estremamente più semplice come il cambio automatico. È vero, nei veicoli privati, nelle automobili che tutti guidiamo singolarmente nella vita di tutti i giorni, è relativamente diffuso…

E le Ambulanze?

All’estero, il cambio automatico è molto più diffuso e il suo utilizzo in alcuni Paese proprio obbligatorio. Ad esempio in Germania non ci sono ambulanze autorizzate al servizio che conservino il cambio manuale. Negli USA, invece, pur non essendo obbligatorio il cambio automatico, si assiste a una diffusione veramente estesa, che copre il 99% dei veicoli immatricolati (in Germania, abbiamo visto, tutti i veicoli di nuova immatricolazione adibiti al servizio di emergenza e sanitario devono averlo). Le prossime Nazioni a prendere esempio sono con buona probabilità Francia e Spagna, stando alla stampa di settore.

Nel nostro Paese, dove la situazione non è ancora normata da precise direttive, si assiste tuttavia a un deciso interesse verso l’introduzione e l’estensione dell’utilizzo di nuovi veicoli sanitari dotati di cambio automatico, è proprio quello che abbiamo notato partecipando al REAS 2022.

 

 

Tantissimi gli allestitori presenti e alto tra loro l’interesse nel garantire sempre maggiore attenzione all’importanza dell’introduzione del cambio automatico nel mondo dei veicoli di soccorso. Cambio e frizione sono al centro della ventata di rinnovamento che sta investendo da vicino i veicoli di emergenza.

Il lavoro degli allestitori è un complesso mix di ricerca, innovazione e ascolto delle necessità, come avviene per esempio in Olmedo, che dal cuore dell’Emilia-Romagna rifornisce il parco macchine di Associazioni di tutta Italia realizzando veicoli speciali adatti al soccorso e in linea con le nozioni tecniche più avanzate, compresa l’introduzione del cambio automatico.

Il cambio automatico relativamente a un veicolo di emergenza consente una cosa molto importante, anzi due: all’ambulanza di non perdere trazione in nessuna situazione, perché una marcia è sempre ingranata, e all’Autista di tenere davvero sempre entrambe le mani sul volante, come ripetiamo noi di Formula Guida Sicura, agevolando la sicurezza attiva del conducente dal momento che deve concentrarsi “solo” su acceleratore e freno.

Come abbiamo visto, infatti, il cambio automatico permette, grazie all’impiego della centralina elettronica a gestire coppia e cavalli, di mantenere il veicolo a una velocità sempre proporzionata, eliminando gli aspetti imprevisti e “personalizzati” che il cambio manuale di per sé attribuisce al nostro approccio alla guida.

 

 

Considerando che un mezzo di emergenza viene utilizzato in maniera intensiva, senza risparmio, per il ruolo cruciale che ha per la vita delle persone da soccorrere, un’ambulanza proprio per le alte percorrenze può arrivare anche a 300 mila chilometri di utilizzo in pochi anni, ecco perché un veicolo a cambio automatico può essere una buona idea visto il beneficio in termini di riduzione dei costi di manutenzione. Allora perché è così ostica l’introduzione di veicoli con il cambio automatico, soprattutto nel soccorso?

Bisogna dire che per molti Autisti, soprattutto quelli che sono nati e cresciuti con il classico cambio manuale, l’idea di approcciarsi al cambio automatico è visto un po’ come un salto nel buio, anche per un motivo molto particolare: quello psicologico.

Infatti, l’Autista di ambulanza nel suo ruolo di conducente nonché di responsabile del mezzo e dell’equipaggio, è abituato a gestire una notevole dose di stress su di sé, e anche a imprimere la propria decisionalità nelle situazioni di emergenza: sta a lui decidere di prendere una scelta oppure un’altra. Il cambio automatico, per il suo funzionamento intrinseco, tocca proprio questo aspetto, che gli esperti chiamano “ansia del controllo”. Ovvero, la credenza – errata – che uno strumento non azionato da noi sia più lento a rispondere ai nostri comandi rispetto a qualcosa che possiamo azionare “da soli”.

Questa è chiaramente un’illusione, ma ha un suo peso nella diffidenza di molti conducenti: in realtà il cambio automatico non è più lento, o più difficile da utilizzare, e basta prenderci confidenza per acquisire la stessa tranquillità che avremmo con il cambio tradizionale, anche perché il tempo che il sistema elettronico impiega per elaborare e gestire la richiesta di potenza effettuata schiacciando l’acceleratore è pari a quello che l’Autista utilizza per attuare la cambiata manuale, solo che nel secondo caso ha la tranquillizzante illusione di “star agendo lui” sul veicolo.

Al di là delle credenze della nostra mente, che in certi casi ci sostengono in altri ci depistano, è fondamentale tener presente che al centro c’è il comfort del paziente: alla guida di un’ambulanza l’Autista svolge il delicato compito di trasportare in poco tempo e sana e salva la persona da soccorrere. Qualsiasi scossa, urto, accelerazione brusca o ondeggiamento del veicolo di emergenza può influire anche pesantemente sullo stato del trasportato, soprattutto in caso di traumi gravi.

 

 

E le ambulanze con cambio automatico sembrano limitare in maniera importante le scosse al trasportato.

Vediamo meglio.

I pro del cambio automatico nella guida di ambulanza sono:

  • la guida risulta meno stancante;
  • consente maggiore concentrazione;
  • rappresenta un pensiero in meno per l’Autista;
  • a livello di fisiopatologia del trasportato, il paziente subisce meno scossoni grazie alla guida più fluida;
  • soprattutto se l’Autista non è un veterano della guida e quindi non ha alle spalle anni di abitudine al cambio manuale, il cambio automatico può risultare persino più efficace;
  • la guida più fluida connaturata con questo tipo di cambio porta a una marcia più uniforme e uniformata, che non permette abitudini di guida personali o “brillanti”, traducendosi in minore usura, e di conseguenza meno manutenzione (anche se sembra impossibile, spesso e volentieri è proprio la difformità tra gli stili di guida dei conducenti che si avvicendano al volante a incidere su consumi e stato di usura di cambio, frizione, freni e pneumatici).

 

I contro del cambio automatico nella guida di ambulanze sono:

  • la paura di non saperlo usare;
  • l’ansia del controllo dovuta alla sensazione di non agire sulla guida.

 

Formazione, idee nuove

Non c’è ancora molta formazione riguardo alla guida di veicoli sanitari con cambio automatico, pertanto un po’ di timore è sintomatico e normalissimo, anche perché non c’è una vera e propria cultura del cambio automatico in Italia. Ma, dalle prove svolte e grazie alle esperienze sul campo, è stato bellissimo raccogliere i feedback degli Autisti e rendersi conto che basta provarlo per acquisire una istintiva facilità di utilizzo. Iniziando a usare il cambio automatico lo rivaluti completamente, una vera e propria trasformazione del punto di vista.

 

 

L’importanza particolare che questa tipologia di cambiata riveste e può rivestire nella guida in emergenza, infatti, è difficile da percepire se non si ha mai avuto modo di toccare con mano questa soluzione.

Ciò è stato possibile grazie ad esperienze come lo Special Vehicles Test Park, l’area test innovativa dove è chi guida a valutare la qualità dei veicoli di soccorso, le loro caratteristiche e a dare preziosi suggerimenti ai costruttori per migliorare la simbiosi tra autista e ambulanza, fondamentale, come abbiamo visto, nello sviluppo di un’operazione di soccorso.

Lo Special Vehicles Test Park, primo centro di prova in Europa per gli Autisti di veicoli sanitari, oltre a dare la possibilità di testare i veicoli e determinarne le performance attraverso strumenti e programmi di analisi specifici attraverso un team di supporto di esperti di settore, diventa anche una “palestra di formazione” per poter dire la propria sul cambio automatico, e provare a guidare un’ambulanza con il cambio automatico per quella che spesso è la prima volta.

Nell’evento svoltosi a giugno 2022 ad esempio erano oggetto di esame, a disposizione per le prove, un Ducato con il cambio meccanico e un Volkswagen T6 2200 cavalli con cambio automatico: gli Autisti, Test Driver per un giorno, se la sono cavata molto bene nelle prove pratiche, hanno avuto modo di apprezzare le differenze tra i due tipi di veicoli e le diverse sensazioni di guida, con commenti positivi per il cambio automatico nel debriefing conclusivo della giornata.

Ecco perché ripetere questa esperienza, coinvolgendo istruttori, Autisti, allestitori: è una cosa molto bella, oltre all’importanza di far testare i veicoli a chi effettivamente li conduce durante i servizi, diffondere la cultura del cambio automatico e dare modo a sempre più professionisti del soccorso di toccare con mano l’effettiva facilità di utilizzo e i vantaggi di saper guidare con agio e tranquillità un’ambulanza con il cambio automatico!

Se vuoi entrare a far parte di un team di valutazione e avere la possibilità di effettuare test specifici di guida, per toccare con mano le effettive performance di un veicolo di soccorso con il cambio automatico, CONTATTACI e ti daremo informazioni dettagliate su come fare per partecipare con la tua Associazione.

Cambio automatico ma solo su AUTOMOBILI? Cosa ne pensi? Dicci la tua nei COMMENTI! A presto!

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