Protezione totale in ambulanza: conosciamo i dettagli della pressione negativa

A che serve, quanto costa e come si guida il veicolo al servizio della vita

Sicurezza al primo posto: l’ambulanza a pressione negativa rappresenta una rivoluzione nel trasporto sanitario, con una tecnologia che consente isolamento e prevenzione per preservare la salute di paziente ed equipaggio. L’ambulanza comunemente intesa già di per sé è uno dei nostri migliori alleati per il soccorso e il trasporto rapido in ospedale dei pazienti. Ma, alla luce delle nuove patologie altamente contagiose di oggi, esempio il Covid, le ambulanze ordinarie non sono sufficienti alla prevenzione dal rischio di contagio.

Per questo tipo di emergenza, servono le ambulanze a pressione negativa.

Cosa sono

Le ambulanze a pressione negativa sono veicoli di soccorso progettati per garantire la massima sicurezza durante il trasporto di pazienti con malattie altamente contagiose. Grazie al loro particolare funzionamento queste ambulanze sono in grado di arginare la diffusione di malattie infettive e proteggere sia il personale sanitario sia la comunità, oltre naturalmente al paziente, rappresentando un grande raggiungimento nel trasporto sanitario d’emergenza.

Vengono utilizzate soprattutto nei casi di malattie che richiedono isolamento totale, ad esempio per il trasporto di pazienti da ospedali di isolamento o da aree colpite da epidemie.

Perché sono importanti?

  • per la protezione della comunità: riducono il rischio di diffusione di malattie contagiose nella popolazione.
  • per la sicurezza del personale a bordo: garantiscono un ambiente di lavoro più sicuro per i soccorritori, limitando il loro stress lavoro correlato.
  • perché consentono di gestire in modo efficace le situazioni di crisi sanitaria.
  • perché offrono maggiore protezione a tutti: al paziente, creando un ambiente sterile e sicuro durante il trasporto; al team di soccorso riducendo il rischio di contagio; e alle altre persone, visto che minimizzano il pericolo per chiunque si trovi nelle vicinanze dell’ambulanza.

Come funzionano le ambulanze a pressione negativa

Bisogna immaginare il veicolo di soccorso come una stanza sigillata. All’interno viene creata una pressione più bassa rispetto all’esterno. Ciò fa sì che l’aria all’interno dell’ambulanza venga “aspirata” verso l’esterno, impedendo all’aria contaminata di uscire e creando un ambiente sterile. Inoltre l’aria del vano sanitario viene costantemente filtrata e ricambiata, garantendo un ambiente pulito e sicuro. L’aria aspirata dall’interno passa attraverso dei filtri speciali molto efficienti che trattengono i germi e i virus. Grazie a questo sistema, il pericolo di contagio è molto basso. L’ambulanza a pressione negativa è come una “capsula di sicurezza” che protegge sia chi è all’interno sia chi è all’esterno dell’ambulanza.

Caratteristiche delle ambulanze a pressione negativa prodotte in Italia:

Le ambulanze a pressione negativa prodotte in Italia sono generalmente caratterizzate da un’alta qualità costruttiva, ovvero i materiali utilizzati e i processi di produzione sono di elevato standard, tali da garantire la durata e le prestazioni del veicolo. Sono progettate e costruite in conformità alle normative nazionali e internazionali in vigore nel settore del trasporto sanitario, e sono dotate di sistemi di filtrazione dell’aria progettati per garantire un elevato livello di protezione.

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Quanto sono diffuse?

Sebbene siano strumenti indispensabili per gestire situazioni di emergenza legate a malattie altamente contagiose, la diffusione delle ambulanze a pressione negativa in Italia non è ancora omogenea su tutto il territorio nazionale, per alcuni motivi in grado di influenzarne la diffusione:

  • organizzazione del sistema sanitario: la distribuzione delle ambulanze a pressione negativa dipende anche dall’organizzazione e dalla capacità di coordinamento tra le diverse strutture coinvolte;
  • necessità percepita: dotarsi di queste ambulanze è direttamente correlato alla percezione del rischio epidemiologico in una certa area. Non vengono quasi mai acquistate a titolo “preventivo”;
  • costi: l’acquisto e la manutenzione di questi veicoli sono più impegnativi rispetto alle ambulanze tradizionali, richiedendo un investimento significativo da parte delle regioni e delle aziende sanitarie, a fronte però di indubbi vantaggi.

Vantaggi

I vantaggi esistono sia lato paziente sia lato operatori del soccorso, infatti l’ambulanza a pressione negativa migliora la sicurezza e il comfort del paziente durante il trasporto, isolandolo e prevenendo la diffusione di agenti patogeni nell’ambiente circostante, assicura un ambiente sterile grazie al costante ricambio d’aria filtrata e diminuisce la preoccupazione di contagio, permettendo all’equipaggio di concentrarsi sulle cure senza ulteriori pensieri.

 

Bello, ma… chi le guida?

In altre parole: per guidare le ambulanze a pressione negativa servono speciali requisiti?

Si devono usare tecniche di guida particolari?

In realtà, pur essendo dotate di un sistema tecnologico avanzato per la purificazione dell’aria, questi veicoli non richiedono modifiche alle normali tecniche di guida utilizzate nel soccorso, le tecniche di guida rimangono le stesse (basta impararle!!).

Come chi è alla guida dell’ambulanza “normale”, l’Autista alla guida di un’ambulanza a pressione negativa ha la priorità di passaggio, e deve essere facilitato dagli altri veicoli circolanti nel farsi strada verso l’obiettivo. Deve fare attenzione alle manovre, eseguendole con attenzione, soprattutto in condizioni di emergenza, per evitare incidenti. Deve avere una buona conoscenza del territorio, anticipando possibili situazioni pericolose o impreviste come il blocco di una strada principale, per poter scegliere un percorso alternativo che lo porti a destinazione in tempo utile. Deve sapersi posizionare sul luogo dell’intervento e fare fronte alle condizioni meteo avverse, al traffico e agli imprevisti.

La differenza principale sta in quello che viene trasportato: un paziente che potrebbe essere altamente contagioso! Tuttavia, questa differenza non incide sulle capacità di guida necessarie.

L’autista di un’ambulanza a pressione negativa deve possedere insomma l’aggiunta di una maggiore consapevolezza dell’importanza della sicurezza biologica.

Come

Nello specifico, è vero che la pressione negativa crea un ambiente di lavoro più sicuro per l’equipaggio, permettendo ai soccorritori medici e paramedici di operare in modo efficace e senza l’ansia di preoccupazioni aggiuntive, ma è altrettanto vero che c’è sempre più bisogno di persone che l’ambulanza la sappiano guidare bene, come?

Attraverso corsi di formazione specifici: gli Autisti devono avere la possibilità di frequentare corsi di formazione specifici per apprendere le caratteristiche tecniche dell’ambulanza, conoscere bene il veicolo, le procedure di sicurezza e le modalità di utilizzo delle attrezzature a bordo, e le tecniche per padroneggiarla in ogni situazione.

Guidare un’ambulanza a pressione negativa è alla portata di tutti?

Esattamente come la guida di un’ambulanza “normale”, richiede una preparazione seria e un’alta professionalità, al fine di garantire la sicurezza del paziente e del team di soccorso.

E tu, hai mai guidato un’ambulanza a pressione negativa?

Che ne pensi? Vorresti saperne di più su questo argomento?

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