Oggi quasi tutte le maggiori case automobilistiche equipaggiano i loro veicoli di ultima generazione con pacchetti specifici che accorpano i più recenti sistemi di assistenza alla guida, come l’Honda Sensing, il Tesla Autopilot o il Super Cruise di General Motors. Il motivo è che dal 2022 saranno obbligatori sulle auto nuove, ecco perché imparare a conoscerli.
ADAS non è una parolaccia, ma l’acronimo per la definizione inglese Advanced Driver Assistance Systems: ovvero un insieme di sistemi avanzati di assistenza alla guida nati per offrire un valido supporto al guidatore. Come suggerisce la parola “advanced”, sono ritrovati di elevata intelligenza: un complesso di tecnologie atte a intervenire per correggere e prevenire i comportamenti del veicolo, evitando i rischi e aiutando chi conduce un veicolo a preservare la sicurezza, sua, di chi trasporta, del veicolo e dei veicoli circostanti.
Nonostante gli ADAS, cioè i sistemi avanzati di assistenza alla guida, apportino un fondamentale aiuto al guidatore, l’utilizzo di tecnologie così avanzate da poter intervenire con più precisione e accortezza della controparte umana hanno sollevato qualche perplessità circa un’abilità, quella di guidare, che potrebbe andare a sbiadirsi, quasi che le capacità e competenze del guidatore non fossero poi così necessarie, vista la quantità di interventi e “correzioni” di cui si occupa autonomamente la tecnologia.
Niente di più sbagliato! Nonostante la massiccia presenza oggi di sensori installati sui moderni veicoli, telecamere, radar, sensori a ultrasuoni, lidar (dall’inglese “Light Detection and Ranging”, una tecnica di telerilevamento disponibile in app anche per Android e iPhone), l’autista rimane FONDAMENTALE: i supporti tecnologici non deresponsabilizzano il conducente, che deve rimanere vigile e concentrato e soprattutto prudente.
Ricorda, il fattore umano è sempre il tassello più importante della sicurezza alla guida, e noi di Formula Guida Sicura lo insegniamo ad ogni corso.
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Ma a cosa servono, nello specifico, gli Advanced Driver Assistance Systems?
La risposta è molto semplice, a garantire maggiore sicurezza alla guida. Oggi i tradizionali sistemi di sicurezza sembrano non bastare più ad evitare gli incidenti stradali, perciò le case automobilistiche stanno dotando sempre più i veicoli di sistemi integrativi, gli ADAS appunto, che si sommano ai sistemi di sicurezza attivi e a passivi già in uso come cinture di sicurezza, airbag, ABS e ESP per facilitare il compito al conducente.
Il livello di attenzione va mantenuto comunque elevato, anzi, il funzionamento e la comprensione di come questi sistemi avanzati entrano in azione possono essere anche molto complessi, ecco perché è fondamentale conoscerli e sapere come agiscono.
Tutti gli ADAS, siano essi la frenata automatica di emergenza, il Cruise Control Adattivo, l’avviso di cambio corsia o il sensore crepuscolare, i sensori pioggia o il riconoscimento automatico dei segnali stradali (ti stai preoccupando solo a leggere i nomi, vero?), entrano in azione in connessione con gli altri sistemi del veicolo (i già citati ABS, EBD, ASR), e intervengono per agevolare la circolazione del veicolo su strada e ridurre al minimo il rischio di sinistri.
Considerali come una sorta di “vigilanza” sempre attiva sulla tua automobile, volta a prevenire i pericoli e a limitare il margine di errore. Errare è umano, ma alla guida può costare molto!
Tutte le auto, in ogni caso, sia a totale guida autonoma che parziale, dovranno osservare come standard di riferimento lo standard J3016, istituito dall’ente di normazione Sae International, operativo in campo sia automobilistico che dell’industria aerospaziale. Questo standard classifica i sistemi e le tecnologie di guida autonoma in 5 categorie, ricordi? Ce ne aveva parlato l’istruttore di guida sicura Marco Amati qui. Te l’avevamo detto che la guida autonoma è più un fatto del presente che del futuro!
Gli ADAS, alcuni dei quali da quest’anno diventano obbligatori sulle automobili di nuova immatricolazione, servono a intervenire attivamente ogni volta che rilevano un rischio d’urto o un comportamento di guida anormale, riducendo i potenziali incidenti.
ADAS, quali sono?
Li raccogliamo in un unico insieme dove rientrano tutti i diversi sensori capaci di leggere cosa avviene dietro, davanti e intorno al nostro veicolo e di relazionarsi, né più né meno, con l’ambiente circostante e con gli altri veicoli. Funzionano inviando i dati a una centralina capace di elaborarli e di azionare in risposta autonomamente i comandi dell’auto coinvolti in risposta allo stimolo esterno.
Ecco i principali:
- avviso di collisione: se l’auto si avvicina troppo al veicolo precedente emette un segnale di pericolo avvisando chi è a bordo;
- sistema di rilevamento dei pedoni: simile ma si attiva quando rileva persone;
- Cruise Control Adattivo: regola la velocità di crociera del veicolo e la controlla per mantenerla invariata a seconda della distanza dal veicolo davanti;
- Intelligent Speed: analizza le mappe satellitari e imposta la velocità dell’auto secondo i limiti;
- strumento di visione notturna: se vi sono condizioni di scarsa visibilità o cattivo meteo aiuta a identificare oggetti non visibili facilmente;
- frenata automatica di emergenza: attraverso telecamere posizionate nella parte anteriore del veicolo e sensori appositi si attiva frenando quando l’auto incontra un ostacolo improvviso o un veicolo che si frappone;
- allarme colpo di sonno alla guida: si attiva con dei segnali acustici non appena rileva, leggendo grazie a una telecamera le espressioni facciali del conducente, stanchezza o movimenti inconsulti;
- Traffic Sign Recognition: avverte con notifiche vocali il guidatore quando ignora una norma stradale, riconoscendo via via la segnaletica stradale incontrata;
- Lane Keeping Warning (e Assist): emette un segnale quando il veicolo oltrepassa la linea bianca sconfinando nella carreggiata vicina, ed è anche in grado di correggere la traiettoria di sterzo se la linea di carreggiata viene attraversata perpendicolarmente;
- etilometro integrato: se ne parla molto in questi giorni, è un sistema intelligente che impedirà l’accensione dell’auto al rilevare un tasso alcolico superiore a quello consentito;
- sistema di controllo dei fari LED: evita al conducente di abbassare e alzare i fari manualmente, riducendo in autonomia l’intensità luminosa quando si incrocia un altro veicolo nel senso opposto di marcia;
- Parking Control: i sensori di parcheggio sono tra i sistemi intelligenti più utilizzati e conosciuti. Assieme a retrocamere e sensori intervengono sul freno, l’acceleratore e lo sterzo per completare il parcheggio assistito, ma ne esistono anche di talmente evoluti da non richiedere altro sforzo al guidatore che inserire questa funzione e guardar effettuare il parcheggio.
A leggere qui sembra di prendere visione dei comandi di un’astronave, invece è il presente della mobilità. Chiaramente i sensori utilizzati su ogni categoria di veicolo sono specifici e adeguati per la tipologia di ADAS, per esempio ci sono sistemi avanzati di assistenza alla guida che necessitano di radar a lungo raggio (come il Cruise Control Adattivo) ed altri che per funzionare hanno bisogno di radar a corto raggio (pensiamo a sistema di rilevamento dei pedoni e frenata automatica).
Approfondendo questo appassionante argomento scoprirai che ci sono tantissime altre tipologie di ADAS, e che i campi nei quali la tecnologia più evoluta e l’intelligenza artificiale possono offrire supporto in ambito automobilistico sono infiniti, ma la cosa più importante da sapere per il momento è…
Cosa cambia da quest’anno
Sì, infatti, il 2022 è l’anno di svolta per quanto riguarda alcune delicate normative sulla sicurezza di conducenti e passeggeri per una migliore circolazione stradale. I criteri secondo cui un veicolo è considerato sicuro e a norma sono in continua evoluzione nell’ottica di un avvicinamento all’utopico rischio zero. Dal 2022 saranno quindi obbligatori, per tutti i mezzi di trasporto di nuova produzione:
- etilometro integrato (blocco motore in caso di superamento del limite di alcol consentito);
- segnale di arresto di emergenza;
- segnale anti colpo di sonno del conducente (integrabile con l’anti distrazione);
- sistema di monitoraggio pressione degli pneumatici;
- scatola nera.
Inoltre, in tutta Europa, con l’accordo siglato a Bruxelles, sempre dallo stesso anno:
- mantenimento di corsia oppure frenata automatica di emergenza.
Questo nuovo corso della sicurezza stradale per una circolazione coadiuvata dai sistemi di assistenza alla guida prevede l’introduzione di quasi 30 sistemi elettronici avanzati e per le auto e i veicoli già in circolazione ci sarà tempo fino al 2024 per l’adeguamento.
Normativa europea
La direzione presa di comune accordo dai Paesi europei e il progetto di portare i sistemi ADAS nei veicoli di nuova omologazione ha avuto inizio ben prima, dall’iniziativa “Europe on the move” del 2016, ispirata a un obiettivo di mobilità più green, innovativa e sicura, che possa andare di pari passo con il rispetto dell’ambiente, automazione e connessione.
Per questo la Commissione Europea si sta muovendo in direzione di una sempre maggiore interazione dei sistemi ADAS con la vita quotidiana degli automobilisti e dei conducenti di veicoli in generale, dispositivi sempre più intelligenti che possano intervenire in maniera integrata per preservare le persone dai rischi di incidente stradale.
Ma, e i costi? La sicurezza è fondamentale, ma anche mantenere i costi dei nuovi veicoli super accessoriati e intelligenti alla portata dell’automobilista medio. Due novità: gli ADAS hanno risposto positivamente ai test di sicurezza Euro Ncap qualificandosi come adatti a garantire un elevato standard di sicurezza, e l’UE ha attivato un fondo di 450 milioni di Euro pronti ad essere erogati ai Paesi membri perché investano senza timori nell’applicazione dei nuovi adeguamenti in materia di sicurezza, evitando allo stesso tempo un aumento dei prezzi.
Auto di nuova immatricolazione
Come abbiamo visto, i veicoli di nuova immatricolazione avranno perciò a bordo tutti i sistemi ADAS più evoluti, si parla inoltre della possibilità di accessoriarli con sensori di prossimità, sistema di rilevamento di inversione di marcia e scatole nere a bordo, che avrebbero la funzione di monitorare e tenere traccia dei momenti che precedono una collisione/un incidente per ricostruire la dinamica dell’accaduto.
Anche riguardo ai test preliminari obbligatori prima dell’immissione di un veicolo sul mercato ci sono novità: sempre nell’ottica di aumentare il livello di sicurezza e la prevenzione di un danno a cose o persone, saranno attuati più livelli di crash test e normative più specifiche per l’omologazione degli pneumatici ed addirittura per i parabrezza, che saranno resi meno pericolosi per gli occupanti dell’abitacolo nel caso si infrangano a seguito di un urto.
I mezzi pesanti non sono esclusi: vista la loro mole e il diverso ingombro, oltre che alle notevoli differenze di impegno del suolo e dello spazio circostante, saranno interessati da provvedimenti utili a garantire più visibilità e ad aiutare il conducente a gestire gli angoli ciechi. Per quanto riguarda le manovre, molto più delicate e millimetriche che con un’automobile, fondamentale risulterà l’avviso di collisione.
Prevenzione, prevenzione, prevenzione
Ripetuto 3 volte perché è capitale! Quanti sinistri si potrebbero evitare investendo in una buona formazione pratica di guida? E potenziando i sistemi di assistenza alla guida? E alzando un po’ l’asticella dell’attenzione di tutti noi conducenti? Evitando le distrazioni? Osservando con diligenza le normative del Codice della strada? Non vuoi sapere davvero la risposta, perché è tale da poterci lasciare davvero shoccati.
Gli ADAS rappresentano ancora un mondo sconosciuto per molti, troppi utenti della strada, ecco il perché di questo articolo: per cominciare a familiarizzare con tutto quello che potrebbe essere installato sul tuo veicolo senza che tu neanche lo sappia. Questi sistemi intelligenti diventeranno parte della nostra esperienza su strada alla pari di frizione, sterzo, acceleratore, termini che ormai tutti conoscono.
Al di là dell’obbligo di averli a bordo, è importante conoscere il nostro veicolo e sentirci a nostro agio al volante, perché la tecnologia più raffinata di guida siamo proprio noi, la nostra attenzione, la nostra buona volontà di accrescere le nostre conoscenze e la nostra concentrazione per il benessere nostro e di chi ci sta intorno.
A favore dell’introduzione degli Advanced Driver Assistance Systems come obbligatori sui nuovi veicoli ha giocato questa sorprendente previsione a carico della Commissione Europea: gli ADAS potranno ridurre le morti stradali di 25.000 unità e i feriti a causa di incidente di 140.000 unità nel solo lasso di tempo tra il 2022 e il 2038. Più prevenzione di così!
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